La Psicoterapia Biosistemica

L’emozione è come un fiume. Se è secco siamo nel deserto; se è sovrabbondante, anneghiamo. Il terapeuta cerca di meritarsi la fiducia del paziente: in questo modo egli diventa come gli argini di questo fiume, aiutandolo a trovare la sua forza in un contesto di sicurezza.

La Psicoterapia Biosistemica è un approccio terapeutico integrato a mediazione corporea che affronta il disagio e la salute a partire dall’unità corpo-mente. Nella prospettiva biosistemica, tale unità si rispecchia nell’emozione, intesa come evento psicosomatico per eccellenza in cui le sensazioni corporee si incontrano con i pensieri.

Il Metodo biosistemico, in base ai presupposti teorici di riferimento (neurofisiologia delle emozioni, psichiatria fenomenologica e modello embriologico), ha sviluppato mappe di lettura dei disturbi emotivi e psicosomatici e tecniche di intervento sia verbale che di lavoro sul corpo, che mirano a ristabilire la connessione tra i tre livelli di base : cognitivo – “io penso”, muscolare – “io faccio” e viscerale “io sento”.

L’equilibrio e il benessere della persona, in ogni sua manifestazione e condizione, dipendono da una buona connessione e integrazione dei tre livelli.

Accade che, a causa di determinate condizioni nella storia affettivo-relazionale degli individui, uno di questi tre livelli venga inconsapevolmente più sviluppato a discapito degli altri, fino a giungere a forme acute di disconnessione tra le parti con conseguenti disturbi e disfunzioni della personalità. Allora la radice biologica dei nostri comportamenti, poco integrata con la coscienza, produce processi psicofisiologici inconsapevoli che possono condurre gradualmente la persona verso uno stato di disagio e patologia psichica e/o fisica.

Specifiche tecniche, che coinvolgono anche un differente uso del linguaggio, mobilitano e trasformano tali processi fisiologici inconsapevoli, congiuntamente a quelli accessibili alla coscienza, con il preciso obiettivo di riconnettere i livelli organici profondi con il territorio della parola e dei significati.

Questo lavoro di riconnessione, che somiglia ad un lavoro di ricucitura di un sarto, viene svolto nell’incontro terapeutico, in un’atmosfera di fiducia, sicurezza ed empatia, affinchè la persona possa contattare ed esplorare le proprie emozioni in maniera sostenibile per la sua struttura logica, emotiva e corporea.